MuxLocali, il Digitale soffoca gli ascolti delle tv locali

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TuttoTv
view post Posted on 3/1/2010, 22:25




Nel novembre 2007 il passaggio al digitale terrestre era qualcosa di lontano, e Videolina viaggiava ben oltre quota 500 mila contatti medi al giorno.

Un anno dopo, nell'ottobre del 2008, in Sardegna è iniziato il processo di switch off, che ora, a 12 mesi di distanza, si può dire completato e digerito. Ebbene, la rete sarda, in due anni, ha perso il 32% degli ascolti, e ora si è stabilizzata a quota 361 mila. Questa potrebbe essere la case history madre per quanto accadrà a tutte le reti leader nella propria regione. Un calo del 30%, notevole ma sopportabile. Perché il peggio se lo dovranno aspettare le altre tv locali, più piccole e con le spalle troppo gracili per accusare arretramenti di audience così accentuati.

In Piemonte, dove il passaggio integrale al digitale terrestre si è completato, nella parte Occidentale, lo scorso ottobre, la situazione è preoccupante: 7 Gold Telecity, che ha un respiro nazionale, perde solo il 12% sul novembre 2008. Le altre, invece, tracollano, con cali tra il 40% di Telecupole e, addirittura, il -55% di Rete 7.

Anche in Trentino il passaggio integrale al dtt si è concluso in ottobre: Rttr, che era la rete leader, è scesa addirittura del 60%, e Tca ha perso il 45% di audience. Insomma, la posizione sul telecomando, le difficoltà tecniche, la moltiplicazione dei canali in dtt stanno spazzando via le tv locali.

Scendendo lungo la Penisola, ecco imbatterci nel Lazio, dove lo switch off si è chiuso a novembre. Il canale più penalizzato dal digitale terrestre è T9, che più che dimezza in un botto gli ascolti rispetto al novembre 2008. Pure gli altri stanno male: dal -41% di Super 3 al -35% di Teleroma 56, fino al -22% di Tvr Voxson.

Vanno leggermente meglio le cose in Campania, regione in cui il digitale terrestre è entrato a pieno regime solo in dicembre. Tuttavia pure sotto il Vesuvio le tv locali barcollano parecchio già in novembre, senza eccezioni: -35% di Telenapoli Canale 34, -31% per Teleoggi-Canale 9, -20% a Tele A. Gli editori, in genere, dimostrano una certa tranquillità, certi che le cose, dopo un primo shock, torneranno come prima.

Fonte: ItaliaOggi
 
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TuttoTv
view post Posted on 4/1/2010, 10:45




Tv locali: il digitale terrestre taglia le gambe. Crolli di ascolto in tutte le regioni all-digital

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Altro che nuova età dell'oro per le emittenti locali, come avevano promesso alcune imprudenti organizzazioni radiotelevisive, che avevano spinto per un'accelerazione della migrazione tecnologica.
Nelle aree all-digital le tv locali e le nazionali minori lasciano sul terreno percentuali di ascolto che non raramente raggiungono e superano il 50%. Risultati che, di riflesso, conducono ad un crollo delle entrate pubblicitarie, già messe a dura prova dalla crisi economico-finanziaria mondiale. Trovano, quindi e purtroppo, conferma tutti i timori manifestati negli ultimi due anni da questo periodico, che, andando in controtendenza, aveva bandito i facili entusiasmi, invitando gli editori locali a ben valutare gli investimenti nella direzione del solo DTT, in assenza di contenuti di spessore in grado di competere con la nuova offerta dei superplayer, e il governo a riflettere su una strada che avrebbe potuto essere senza uscita per i piccoli editori non adeguatamente supportati. Ma non c'è stato niente da fare: il processo-compressore di digitalizzazione è continuato come da programma. E i più recenti risultati di ascolto esibiscono la conseguenza della sconsiderata corsa che ci ha portato ad essere primi in Europa nella conclusione del processo di digitalizzazione ma anche per crolli d’ascolto delle tv locali. In Sardegna, prima regione all digital dall'ultimo scorcio del 2008, la principale stazione locale viaggiava in periodo prenumerico a quota mezzo milione di utenti giornalieri. Col digitale, a oltre un anno di distanza, è crollata di più del 30%. Nel Piemonte occidentale, integralmente digitale dal 9 ottobre 2009, i principali operatori locali hanno registrato perdite di audience che vanno dal 12% al 55%. Ma va ancor peggio in Trentino, regione divenuta numerica alla fine di ottobre dello scorso anno: lì i cali salgono dal 45 al 60%. Nel Lazio, DTT dal 30 novembre, le flessioni partono dal 20% per superare il 40%, mentre in Campania, regione numerica da pochissimo (lo switch-off si è concluso il 16 dicembre 2009) e quindi con dati da valutare con cautela, i primi risultati non modificano la tendenza: anche qui, infatti, le discese si misurano dal 20 al 35%. Ovviamente gli editori, comprensibilmente, cercano di minimizzare per non amplificare i riverberi commerciali della waterloo editoriale, mostrando di confidare in una ripresa degli ascolti dopo l’assorbimento dell’onda d’urto tecnologica da parte dei telespettatori e puntando sulla difficile ricostruzione del patrimonio d’utenza dopo l’auspicata rapida regolamentazione dei logical channel number (LCN), che grande responsabilità ha avuto (e sta avendo) nello smarrimento dei programmi precedentemente selezionati dal numero 8 al numero 30 del telecomando. Ma in Sardegna, dopo oltre un anno dallo switch-off, l’ematoma è stato assorbito solo dalle sei maggiori reti nazionali. Il resto dell’emittenza brancola ancora alla ricerca della propria identità numerica.

Fonte: Newslinet
 
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stefio69
view post Posted on 4/1/2010, 10:55




Io in relazione anche a questa notizia proporrei un sondaggio : Quali tv avete visto di più in questo primo mese di Digitale ? .... tre risposte ... che ne pensate ?
 
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TuttoTv
view post Posted on 4/1/2010, 11:14




Ok... :) :)
 
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3 replies since 3/1/2010, 22:25   69 views
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